Al via le discussioni per il rinnovo del CPL operai agricoli

Categoria: | 25-09-2019

lavoratori-agricoliSono partite le discussioni per la presentazione della piattaforma unitaria al fine di  rinnovare il contratto provinciale di lavoro per gli operai del settore agricolo del territorio veronese; si va al rinnovo, questa volta, in una congiuntura economica piuttosto sfavorevole, caratterizzata da una mancata crescita della quasi totalità degli indicatori economici, un aumento generalizzato della disoccupazione e una situazione politica alquanto incerta. Tuttavia, se andiamo ad analizzare il comparto agroalimentare, in particolar modo quello del territorio veronese, possiamo osservare come la situazione si presenti ben diversa, grazie anche alla spiccata propensione all’ esportazione del settore. Questo va completamente in contrasto con la condizione in cui versano i lavoratori agricoli, in prevalenza donne e stranieri, che soffrono soprattutto della flessibilità che da sempre caratterizza questo comparto. E’ in questo contesto che il Cpl assume ancora più importanza, perché va a sanare, almeno in parte, le lacune lasciate dai contratti nazionali sia nella parte salariale che in quella normativa, e permette ai nostri operai di avere una maggiore tutela a fronte di una situazione economico-politica sempre più incerta.

La piattaforma presentata si presenta varia, ambiziosa, ed articolata, il cui cardine può essere individuato dalla rilevanza data alla bilateralità, soprattutto in termini di lotta al caporalato, da sempre cavallo di battaglia della Fai di Verona; spetta all’ente bilaterale, infatti, lavorare con le aziende affinché aderiscano alla “Rete del Lavoro Agricolo di Qualità”, al fine di contrastare tutte quelle forme di illegalità che sempre più spesso caratterizzano questo settore. Compito dell’ente sarà anche quello di organizzare la formazione, sia in termini di sicurezza ( è solo di pochi giorni fa l’ennesimo incidente mortale sul lavoro che ha colpito la nostra provincia), sia in ambito di riqualificazione del personale, nell’ottica anche, in quest’ultimo caso, di andare a rimettere mano alle declaratorie al fine di armonizzare le diverse classificazioni previste in Veneto.

Altro punto importante è la richiesta di aumento salariale, per la parte fissa, del 5%, in coerenza con l’andamento del mercato e le performances importanti del settore. Si richiede inoltre un ulteriore aumento degli scaglioni per la parte di salario variabile ( salario annuale applicato agli operai a tempo indeterminato, erogato in base al raggiungimento di parametri pre-determinati).

Fanno da corollario a queste richieste, già di per sé importanti, l’estensione di permessi straordinari e congedi  anche agli operai a tempo determinato, e l’ampliamento della possibilità di richiedere il part-time per i genitori con figli di età inferiore ai 13 anni. Per permettere a quanti più addetti possibile di partecipare alla discussione della piattaforma sono state indette delle assemblee unitarie, di zona, in cui saranno spiegati e discussi i diversi temi al centro del dibattito.

Delle richieste importanti dunque, che mirano a redistribuire, almeno in parte, la ricchezza del settore, e che soprattutto vogliono provare ad estendere diritti e tutele in un comparto che purtroppo, ancora oggi, è caratterizzato da numerose forme di illegalità.

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