Salta il tavolo per il rinnovo del ccnl panificatori, dichiarato lo stato di agitazione dai sindicati

Categoria: | 30-07-2021

Non è bastato portare letteralmente in tavola il pane anche in tempi di pandemia, soprattutto durante i mesi iniziali, i più duri in assoluto, quando regnava l'incertezza rispetto alla pericolosità di questa nuova malattia; non è bastato per spingere la controparte a firmare il rinnovo del contratto per i panificatori, da 30 mesi in stallo senza che ci sia alcun segnale per la ripresa della trattativa.

Un confronto complicato che si sta portando avanti in due tavoli separati, in quanto le parti datoriali Fippa e Fiesa-assopanificatori non siedono unitariamente al tavolo della trattativa e comunque, anche se con motivazioni differenti, entrambe non hanno la volontà di rinnovare il Ccnl.

Per queste ragioni, sebbene il periodo sia piuttosto complicato e la controparte estremamente frammentata ( parliamo di aziende che possono contare anche un solo dipendente, cosi come di aziende molto più grandi e strutturate) le organizzazioni sindacali hanno dichiarato lo stato di agitazione e a partire da settembre metteranno in campo un'iniziativa a livello nazionale per dare voce ai tanti lavoratori e lavoratrici della panificazione che hanno diritto ad un contratto rinnovato.

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